E se non ci fosse stato quello spot? –
“Grazie del coraggio che mi hai dato e del bene che fai ogni giorno! Sei una donna splendida ed è fortunato chi ti è vicino. Grazie perché mi hai dato il coraggio di accettare il mio bambino”.
Il biglietto accompagnava un gran mazzo di rose. Per doverosa delicatezza non indichiamo la firma, né il nome della responsabile del Cav che ha ricevuto i fiori e il messaggio, né il luogo d’Italia dove l’episodio è avvenuto il 12 giugno scorso. Il giorno prima l’autrice del biglietto, una bella ragazza di 28 anni, aveva telefonato inquieta ad Sos vita. Aveva visto alla televisione lo spot proiettato per 150 volte tra il primo e il 14 giugno dalle reti Fininvest ed aveva provato. Incinta, era già stata al Consultorio dove le avevano rilasciato il certificato per abortire. “Sei libera di scegliere” – le avevano detto. Niente altro. Alla volontaria di Sos vita aveva dato il suo numero telefonico. Così era stata chiamata – 200 Km di distanza – dalla responsabile del Mpv dove abita.
“Vediamoci subito, vieni a casa mia”. Così le due donne, la giovane incinta, non sposata, senza problemi economici, ma con un programma di vita che veniva sconvolto da una gravidanza non voluta e non prevista e la volontaria del Movimento per la vita ancora giovane, sposata, ma senza figli – dolorosamente senza figli – si erano incontrate per un’ora. Quale differenza dal colloquio nel consultorio! Due donne vere che parlano di tutto, certo: soprattutto dei figli, della vita, del bambino che già c’era con loro, gli occhi un po’ gonfi a tratti. Alla fine ancora nessuna decisione, nessun cambiamento esplicito. La volontaria del Movimento per la vita offre un dono, la videocassetta “La vita umana prima meraviglia” e domanda: “Mi fai dormire tranquilla stanotte?”. La risposta neutrale e ovvia: “Dormi tranquilla”.
II giorno dopo il fascio di rose. E il biglietto. E nei giorni successivi ancora incontri ed una amicizia consolidata. E un bambino che vive. E una giovinezza coraggiosa.
E se non ci fosse stato quello spot?
(“Sì alla Vita”, luglio – agosto 2003)