Movimento per la Vita - Torino

    • FacebookFacebook
    • Home
    • Chi Siamo
      • Presentazione
      • Vitatorino
      • Il Foglietto
      • Movimento per la Vita e CAV Piemonte
    • Attività
      • 43a GIORNATA PER LA VITA – 7 FEBBRAIO 2021
      • TPN – T’incontro prima di nascere
      • Maternity care
      • Fiera del Libro 2016
    • News
    • Storie di Vita
    • Come sostenerci
    • Per le scuole
      • 10° Concorso per gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria 2020/21
      • Per le scuole 2020 – 2021
      • La parola ai giovani
      • Vita Bellezza e Scienza
      • Vitamore
    • Giovani
    • Documentazione
      • Biblioteca
      • Schedario
    • Contatti
    • In Evidenza

    Storie di Vita

    SUICIDA PER TESTAMENTO BIOLOGICO – I M E D I C I NON INTERVENGONO PER SALVARLA

    • gennaio 5, 2015

    I M E D I C I NON INTERVENGONO PER SALVARLA

    SUICIDA PER TESTAMENTO
    BIOLOGICO
    I M E D I C I
    n o n i n t e r v e n g o n o PER SALVARLA
    Per la prima volta nel Regno Unito il testamento biologico è diventato
    strumento legale per un suicidio. Una donna di 26 anni, Kerrie Wooltorton, di Norwich,
    ha ingerito del veleno ed è stata lasciata morire dai medici perché aveva firmato
    un “biotestamento” nel quale anticipava la sua volontà di uccidersi e chiedeva di non
    essere salvata. Il coroner William Armstrong ha stabilito che la decisione dei medici
    è stata saggia, perché «salvare la donna senza il suo consenso sarebbe stato illegale».
    (AVVENIRE, 2 OTTOBRE 2009)
    Il giovane paziente alla fine della seduta mi saluta e dice: «Dottoressa, Le
    devo portare i saluti del signor A.B.».
    Sul momento il nome non mi ricorda nulla.
    «È il padre della mia ragazza. Quando gli ho detto che venivo da lei,
    mi ha incoraggiato. Lei lo ha avuto in cura molti anni fa, era
    giovane, aveva 24/25 anni. Era depresso, mi ha detto, ed era
    ricoverato».
    Un vago ricordo, sempre meno confuso.
    Il ragazzo, sorridendo quasi divertito, continua: «Mi ha detto di dirle che è
    sposato, ha una bella famiglia, tre figlie. Ed ha anche un magnifico cane
    (femmina pure lui!)».
    Ora sì che ricordo, nitidamente!
    Avevo conosciuto A.B. nel reparto psichiatrico nel quale lavoravo. Vi era stato
    trasferito dalla Rianimazione, dove era finito in coma per un tentativo di suicidio.
    Gli avevo dedicato del tempo insieme agli altri psichiatri del reparto. Non aveva più
    voglia di vivere, ma nessuno pensava certo di aiutarlo a morire. Ora arrivava il grazie,
    indubbiamente sereno, di una vita intera nella quale molto era stato costruito.
    ELENA VERGANI

      Articoli consigliati

    • A me è mancato il coraggio… A me è mancato il coraggio… febbraio 24, 2015
    • 18 anni fa a belgioioso – 18 anni fa a belgioioso – gennaio 5, 2015
    • … e Daniela scrisse al CAV – … e Daniela scrisse al CAV – gennaio 5, 2015
    • Grazie di esistere – Grazie di esistere – gennaio 5, 2015
    • Articolo Precedente la storia –
    • Articolo Successivo Nuovi poveri nei Cav
    • Video su Youtube

    • Lettere dal Direttore

    • La parola ai Giovani

    • Mostra “La sinfonia della vita”

    • Sì alla Vita

    • Home
    • Chi Siamo
      • Presentazione
      • Vitatorino
      • Il Foglietto
      • Movimento per la Vita e CAV Piemonte
    • Attività
      • 43a GIORNATA PER LA VITA – 7 FEBBRAIO 2021
      • TPN – T’incontro prima di nascere
      • Maternity care
      • Fiera del Libro 2016
    • News
    • Storie di Vita
    • Come sostenerci
    • Per le scuole
      • 10° Concorso per gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria 2020/21
      • Per le scuole 2020 – 2021
      • La parola ai giovani
      • Vita Bellezza e Scienza
      • Vitamore
    • Giovani
    • Documentazione
      • Biblioteca
      • Schedario
    • Contatti
    • FacebookFacebook

    Movimento per la Vita di Torino - C.so Trento, 13 - 10129 TORINO - Telefono 011.56.82.906 - info@vitatorino.org - Sito Realizzato da MEDIARES S.c.